Costanza 2017
tecnica mista su tela cm 100x100
Holychildhood 2017
tecnica mista su legno, cm. 125x125
Colostrum 2016
tecnica mista su legno cm 121,3x124,3 2016
Da mihi factum 2017
tecnica mista su legno cm. 121,1x125 2017
I forgive those sons of bitches of my demons
2018
tecnica mista su legno, cm. 113x125
I will save you 2017
tecnica mista su legno, cm. 124x125
Murder 2016
tecnica mista su legno, cm. 123,9x124,5
Rummage 2017
tecnica mista su tela,
cm. 100x100
The whore 2017
tecnica mista su legno cm. 121x124
Nosy 2017
tecnica mista su legno, cm 125x100
Immediatezza, spontaneità e impeto creativo: è la prima sensazione che si prova abbracciando l'intero corpo del ciclo “Conflitti” di Emiliano Aiello, prima personale dell'artista napoletano che, dopo sei anni di ricerca e sperimentazione, ha deciso di uscire dalla buia solitudine del suo studio e mettersi in gioco con l'imperativo categorico della denuncia: non arrendersi di fronte alla perdita di senso di un mondo pervaso dall'indifferenza, privato di coscienza critica e autonomia di giudizio, dominato dal “pensiero unico” del mercato.
Soffocato dalla freddezza e dall'appiattimento omologante del mondo contemporaneo l'artista napoletano Emiliano Aiello cerca attraverso il calore e la forte energia del suo gesto pittorico di trovare una via d'uscita a tale intollerabile "disumanizzazione" per riconoscere e riattivare il senso, la vitalità, in una parola l'umanità stessa.
E ce lo comunica attraverso i suoi "Conflitti"
L'artista chiede gridando la sua anima, un grido che sale dal nostro tempo sconvolto da tanta ingiustizia eppure assuefatto, anestetizzato, chiama a soccorso l'arte, invoca lo spirito.
Un'urgenza di mantenersi ancorato al presente "hic et nunc" un bisogno impellente di liberarsi da quel "corpo di spine", come lo definiva Elias Canetti in "Massa e Potere", fatte di paure e dolori che conficcate in noi ci sabotano e ci spingono all'inazione; la possibilità di aggrapparsi alla realtà per uscire dall'immobilismo e provare ad esprimere la propria visione del mondo, dell'amore, della società, del sesso, della politica e della religione. E' una sorta di processo dell'incoscio, una "scrittura automatica", come la definisce lui stesso in cui a liberare il pensiero, le emozioni, gli stati d'animo sono le mani.
Esistono due visioni contrapposte per il mondo contemporaneo: la prima asserisce che il mondo intorno a noi non esista davvero ma che tutto è dannatamente ed incredibilmente artificiale. E’ il sogno dell’immaginario post modern, laddove la realtà stessa sparisce, come afferma Jean Baudrillard, sotto un eccesso di realtà (in genere artificiale).
L’altra, vagamente retrò, che dice che, nonostante tutto, i sogni restano sogni ed il reale, nella sua accezione più naturale, resta inseparabile dall’anima del mondo. Paradossalmente i secondi sono più sognatori e visionari di primi, ancorati, come sono, ad una cultura millenaria che resta ancora l’assioma centrale della nostra esistenza.
Emiliano Aiello nasce a Napoli il 03/5/1971
Consegue il diploma presso il Liceo Artistico di Napoli 88/89
Si laurea in Architettura a pieni voti presso la Facoltà Federico II di Napoli. 14 dicembre 1999
Parallelamente ad una intensa attività di architetto, prevalentemente condotta nella città d’origine, nella quale ama definirsi architetto-operaio, porta avanti una personale ricerca pittorica caratterizzata dall’utilizzo degli stessi materiali da costruzione che impara a conoscere e ad amare nei vari cantieri e che riutilizza nella propria opera pittorica.
A conclusione di ogni lavoro infatti, sia che si tratti del restauro di un fabbricato o di una ristrutturazione di un appartamento, ritiene conclusa la propria esperienza solo quando è riuscito a fermare su una lastra metallica, un cartone, una ferza di guaina, una tavola lignea, una lastra di plexiglass, etc.., le impressioni ricevute dal “fare” quotidianamente il proprio lavoro. E’ così che nascono giorno dopo giorno le singole opere, paesaggi per lo più, magari goduti dopo una estenuante giornata passata su un ponteggio.
Gli anni ’90 vedono al suo esordio la partecipazione a mostre espositive presso varie associazioni culturali napoletane tra cui l’Associazione culturale “081 teatro studio in via S.M. Costantinopoli di Napoli.
Il 1994 espone alcune sue opere insieme ad altri architetti presso l’Ordine degli architetti di Napoli.
Il 2010 è l’anno della svolta; inizia un percorso artistico fatto di mostre personali e vetrine espositive in locali privati, studi privati e negozi d’arte tra Napoli, Roccaraso e Ischia. Inizia cosi un percorso di riconoscimenti da parte di privati e esperti nel mondo artistico che porteranno ad un annata soddisfacente nel 2014 quando arriva il primo importante riconoscimento con la Selezione alla XXXII Edizione del Premio Firenze Europa 2014 per la mostra in Palazzo Bastogi tenutasi dal 13 al 22 gennaio 2015 con l’Opera “Caos Metropolitano”.
Nello stesso anno, il 29 aprile 2015, viene invitato dall’ associazione culturale AnimArtis Cultura, che promuove mostre ed eventi artistici itineranti in tutta Italia, a partecipare ad una mostra espositiva, insieme ad altri artisti, nella serata di gala conclusiva dell’evento “MARZO DONNA... NON SOLO A MARZO” a cura della IV Municipalità del Comune di Napoli, Assessorato “Pari Opportunità” e ”Consulta Pari Opportunità”tenutasi presso Sala del Lazzaretto, Complesso Monumentale di Santa Maria della Pace di Napoli.
Attualmente, sta programmando una personale a cura dell’Associazione Animartis Cultura.
Selezionato per la mostra “Madre: icona, sogno e realtà” con le opere “Conception” e “Nutrimento” organizzata da ExpArt – Studio&Gallery e tenutasi in località Poppi, Arezzo, presso le sale del castello S. Lorenzo dal 22/11/2015 al 22/01/2016
Selezionato dal CONCORSO INTERNAZIONALE 2016 di pittura, disegno, grafica e acquerello VI edizione della Biennale Metropoli di Torino con l’opera “vuoi star zitta perfavore?”. (in itinere)